DELBA
(Alba di Canazei) - Ciampac - Forcia Neigra - Pas de Sen
Nicolò (Passo San Nicolò) - RIFUGIO CONTRIN
Da Delba (Alba di Canazei) si sale al Ciampac
(m 2.152) in funivia. Si percorre la conca di Ciampac, dove
si trovano alcuni rifugi, contornando la parete ovest del
Colac. Ci si alza gradualmente in quota fino ad incontrare
il sentiero n. 613 proveniente da Sela Brunech e risalendo
infine con ripida serpentina alla Forcia Neigra (m 2.509)
alla base sud del Colac (ore 1.30). Si continua sul sentiero
n. 613 che pianeggiante percorre il versante nord del Sas
Neigher per superare un ultimo tratto dirupato con l'ausilio
di un cordino metallico ed uscire sulla selletta fra la Torre
Dantone ed il Sas Neigher stesso. Se ne costeggia la nera
mole scendendo attraverso i pascoli di Ciamp de Mez verso
il crinale che divide la Val de Sen Nicolò dalla Val de Contrin.
Lo si segue verso est risalendo il costone del Varos (m 2.460)
passando in prossimità di grotte e gallerie di guerra. Lo
si valica in vista del rifugio e del Pas de Sen Nicolò (m
2.338) che si raggiungono in una decina di minuti (ore 1.30;
3.00). Quindi si attraversa il pianoro alle spalle del rifugio.
In ambiente grandioso, di fronte giganteggiano il versante
Sud del Gran Vernel e la parete sud della Marmolada, si scende
piacevolmente per i Pré de la Vaces, si attraversa un ruscello
e portandosi a ridosso del risalto roccioso del Lasté de Contrin
lo si costeggia entrando in un rado bosco di conifere. Si
giunge così nella buja de Contrin dove si passa il rio omonimo
risalendo poi in una manciata di minuti al dosso che ospita
il rifugio a m 2.016 (ore 1.00; 4.00). Si rientra a Delba
(m 1.517) attraverso l'ampia e pianeggiante Val de Contrin,
modellata dal ghiaccio, e le ripide serpentine
finali (ore 1.00; 5.00).
3/m GIRO DEL MASSICCIO
OMBRETA-VERNALE
Questo impegnativo itinerario consente di
effettuare il giro completo del massiccio Ombreta - Vernale ed
offre la possibilità di suddividere il percorso in due
tappe con un pernottamento al rifugio Falier. Da Delba (Alba di
Canazei, m 1.517) si sale al rifugio Contrin a m 2.016 (ore 1.30)
e quindi al bivio del sentiero n. 607 col sentiero n. 612. Si
prosegue sul tracciato di quest'ultimo risalendo i pendii detritici
del Sas Vernale. Lunghe diagonali e tornanti rendono meno difficoltosa
la salita sulla ghiaia sdrucciolevole delle coste ed un passo
lento ma costante consente di raggiungere senza eccessivo dispendio
di energie il Pas de Ombretola (Passo Ombrettola, m 2.868) (ore
2.30; 4.00). Anche sul versante opposto si presenta la stessa
situazione di ripidi ghiaioni. Ma si scende facilmente, se ci
si tiene sul percorso principale senza lasciarsi tentare dalle
inutili scorciatoie di fine ghiaino, ad una zona di pascolo e
rocce montonate. Man mano che si procede si distendono sulla sinistra
le mille pieghe dell'articolata parete est del Sas Vernale che
si costeggia dappresso e la grandiosa parete sud della Marmolada
si fa via via più imponente. Ci si cala quindi attraverso
un ontaneto oltre il quale si va sul piano verso il rifugio Falier
a m 2.074 (ore 1.15; 5.15). Dal rifugio ci si avvia (segnavia
n. 610) a salire con stretta serpentina tagliata nel bosco di
pino mugo. Ci si alza rapidamente in quota sino quasi a lambire
la parete. Si prosegue quindi alti sul vallone con lunga diagonale
che corre parallela ad essa mentre una serie di tornanti aiuta
a superare il ghiaione finale per giungere infine al Pas de Ombreta
(Passo Ombretta) a m 2.702 (ore 2.00; 7.15) stretto fra la base
di Ponta Penia e la Cima d'Ombretta di Mezzo. Coloro che hanno
suddiviso il percorso in due tappe potrebbero approfittare del
tempo disponibile per effettuare una puntata sino alla vetta orientale
d'Ombretta, la più alta con la quota di m 3.011 (si sale
a sinistra su sentiero di nere rocce laviche oltrepassando il
bivacco e iniziando a rimontare il crinale in parte attrezzato.
Si entra in un vallone detritico che si risale faticosamente fino
alla cresta che si segue verso sinistra fino alla croce sommitale
- ore 1.00 per la salita). Altrimenti si continua oltre il passo
scendendo nella Val Rosalìa a stretto contatto con la parete
rocciosa che si costeggia per un bel tratto. Ci si tiene verso
destra rimanendo in quota rispetto al fondovalle, andando ad incontrare
il sentiero n. 606 che sale alla forcella Marmolada. Ci si trova
improvvisamente sull'orlo di un ripido pendio prativo che si affronta
con angusta serpentina. Il sentiero si fa più dolce e per
bei prati ricchi di flora si giunge al rifugio Contrin a m 2.016
(ore 1.00; 8.15) da dove si scende a Delba a m 1.517 (ore 1.00;
9.15 - vedi percorso 2/u descritto in senso inverso).
3/n DELBA (Alba di Canazei) - Rifugio Contrin
- Pas de le Cirele (Passo Cirelle) - Fuciade - PAS DE SEN PELEGRIN
(Passo San Pellegrino)
Raggiunto il Rifugio Contrin (m 2.016) da Delba (ore 1.30 - vedi
percorso 2/u) si va verso la Malga Contrin a monte del rifugio
attraverso i vasti pascoli alla base dell'imponente mole della
Cima di Ombretta. Si scende ad attraversare un paio di ruscelli
e quindi risalire per una stretta fascia di bosco ad una serie
di pianori successivi che portano gradualmente in quota. Ci si
sposta a sinistra avvicinandosi al verticale bastione ovest di
Ombretta tagliandone per un lungo tratto i ghiaioni basali. Con
alcuni tornanti si rimonta un gradino roccioso presso una paretina
per entrare in una desolata conca detritica. Al bivio col sentiero
n. 612 si va quindi a destra tenendosi leggermente in alto rispetto
al fondovalle e costeggiando i gradoni che fanno da supporto alle
Cime Ciadine. Con lunga diagonale si esce infine alla profonda
insellatura del Pas de le Cirele a m 2.683 (ore 2.10; 3.40). Si
discende il versante opposto con ampia e veloce serpentina. Si
attraversa in diagonale verso l'imboccatura della Val de Tascia
continuando la discesa ancora su terreno detritico che passa gradatamente
a zolle erbose. Per strada militare si percorre il pianoro della
buja de Tascia trovandosi improvvisamente davanti ad un ripido
pendio prativo. Si discendono alcuni tornanti puntando dritto
verso valle ed un gruppo di baite fra le quali spicca il rifugio
Fuciade a m 1.972 (ore 1.30; 5.00). Di qui per bianca strada sterrata
si percorre l'amena valle di Fuciade costellata di baite e fienili
per raggiungere con un bel percorso nel bosco l'albergo Miralago
(ore 0.50; 5.50) col laghetto de le Poze nei suoi pressi (occorre
deviare brevemente verso destra per arrivarci). Dieci minuti di
cammino sono sufficienti per raggiungere la strada provinciale,
risalendo per un breve tratto verso il Passo (ore 0.10; 6.00).
La fermata dell'autobus Atesina per rientrare in valle si trova
alla prima area di parcheggio sulla destra.
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Val di Fassa
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