POZA-BUFAURE
(Pozza-Buffaure) - Sela Brunéch - RIFUGIO PASSO SAN NICOLO'
- VAL DE SEN NICOLO'
Raggiunto il Bufaure (m 2.060) con la telecabina si scende il pendio
fino alla sella per andare poi a sinistra sull'ampia pista da
sci (qui in basso sulla destra si pu?ancora prendere la seggiovia
che porta fino al Col de Valvacin) e raggiungere Bufaure di sopra,
presso il nuovo rifugio Bait de Cuz (alle cui spalle inizia
il sentiero che scende in Val de Sen Nicol?presso il parcheggio
di Sauch - ore 1.00). Si riprende a salire e con comodo zigzag
si esce sulla cresta. Si va verso la stazione a monte della
seggiovia vincendo poi la ripida rampa che conduce al Sas de
Adam (grandioso panorama circolare su tutte le Dolomiti di Fassa)
oltre il quale si inizia a scendere. Allorché la cresta si innalza
di nuovo, se ne attraversano le pendici nord fino a Sela Brunéch
m 2.428 (ore 2.00). A monte della seggiovia (qui il sentiero
diviene n. 613 bis) si riguadagna la cresta sottile che chiude
a sud la conca di Ciampac e la si percorre per intero fino agli
aspri contrafforti del Sas de Roces che costringono a spostarsi
sul versante della Val de Sen Nicol?(Val San Nicol?. Si scendono
alcuni tornanti per attraversare poi lungamente in quota, aiutati
in alcuni punti scoscesi da fune metallica, sino a raggiungere
l'ampia sella erbosa a monte del Sas Bianch. Si risale (il sentiero
riassume il n. 613) con ripida diagonale il versante ovest del
Varos in presenza di fortificazioni risalenti alla prima guerra
mondiale. Se ne scende il declivio est in vista del rifugio Pas
de Sen Nicol? (m 2.338) che si raggiunge in pochi minuti (ore
2.00; 4.00). Si rientra scendendo nella Val de Sen Nicolò per
la carrareccia fino alla Baita
Ciampié a m 1.826 (ore 1.00; 5.00) ed a Poza per la strada asfaltata
(ore 1.30; 6.30).
POZA (Pozza) - VAL DE SEN NICOLO' (Val
San Nicolò) - Jonta - Pas Paschè - Rifugio
Contrin - DELBA (Alba di Canazei)
Risalita la Val de Sen Nicolò fino alle cascatelle formate
dalle sorgenti del torrente omonimo a m 2.011 (ore 2.30), ristoro
nei pressi, si va ancora brevemente verso monte per poi piegare
a destra alla tabella del sentiero n. 609 per il Pas Paschè.
Si risale il ripido costone boscato che abbraccia la conca di
Jonta, sede di un lago glaciale scomparso da tempo.
Si lasciano a destra alcune baite utilizzate per l'alpeggio estivo,
tagliando quindi verso sinistra sul pendio detritico colonizzato
da fitti cespugli di rododendri. Ci si inoltra in una stretta
gola uscendo nel vallone dell'Ombert in un ambiente naturale che
testimonia la paziente opera del ghiacciaio che fino a 10.000
anni or sono ricopriva tutta l'area
dolomitica. Ci si alza in quota spostandosi quindi verso sinistra,
si percorrono le basse pendici del Col Ombert la cui frastagliata
cresta di rocce rossastre ci accompagna fino al Pas Pasch
(m 2.502) (ore 1.00; 3.30). Si scende ad una modesta pozza d'acqua
per attraversare quindi con andamento sinuoso le arrotondate asperità
del Lastè de Contrin. Poco oltre
il ruf de Cirele ci si immette sul sentiero n. 607 che prosegue
per il Pas de le Cirele (Passo Cirelle), ci si cala nella Buja
de Contrin ad attraversare due piccoli corsi d'acqua e raggiungere
in pochi minuti la malga ed il vicino rifugio Contrin su un dosso
panoramico (ore 1.00; 4.30). Con due comodi tornanti si scende
nella Val de Contrin che si percorre sul
piano sino alla Baita Locia Contrin (ore 0.30; 5.00). Una nutrita
serie di stretti e ripidi tornanti portano a superare lo scosceso
gradone roccioso (a metà percorso deviazione a destra verso
una bella cascata) conducendo rapidamente a valle presso la stazione
della funivia Ciampac (ore 0.30; 5.30).
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