Giro
del SAS PIAT (Sasso Piatto) e del SASLENCH (Sassolungo)
Questa lunga escursione - che con certezza di bel tempo
può essere affrontata tranquillamente in un'unica giornata data
l'assenza di dislivelli di rilievo - viene di solito suddivisa
in due distinti percorsi, il giro del Sas Piat e del Saslench,
che hanno in comune la salita in cabinovia alla forcella del Sassolungo
e la discesa nel vallone omonimo fino al rifugio Vicenza, dove
si va poi rispettivamente verso sinistra o verso destra. Punto
di partenza per l'escursione completa può essere considerata la
Sela Rodela dove si arriva in funivia da Ciampedel (Campitello)
scendendo poi il versante nord del Col Rodela (ore 0.15 da aggiungere
al tempo complessivo), oppure dal Rifugio Passo Sella (m 2.180)
dove è comodo lasciare la macchina per risalire (sentiero n. 557/4)
in direzione sud la strada sterrata che esce sulla sella (ore
0.40 da aggiungere al tempo complessivo). Tutta l'escursione è
di grande suggestione per le imponenti verticalità che si rasentano,
le coste magnificamente fiorite, i boschi di radi larici e di
maestosi pini cembri abbarbicati ai massi rocciosi, i panorami
che sulla nostra sinistra si aprono lungo tutto l'itinerario.
Con facile percorso (sentiero n. 557/4) per lo più pianeggiante,
si toccano i rifugi Friedrich August (m 2.298), Pertini (m 2.300)
e Sasso Piatto a m 2.301 (ore 2.00), quest'ultimo in ampia sella
prativa. Qui si scende per ripida rampa al bivio col sentiero
n. 527. Si va a destra sul piano fino al Piz da Uridl per scendere
quindi nell'impluvio occidentale del Sassolungo. Si risale per
un breve tratto nella gola del Sassolungo in vista del rifugio
Vicenza (ore 1.30; 3.30). Si attraversa alla costa opposta continuando
sul sentiero n. 526. Si affronta una fiancata di franose rocce
rossastre giungendo alla Sella erbosa di Piz Ciaulonch. Si attraversa
un labirinto di massi, indi si va ancora sul piano fino ad una
pozza d'acqua. Si rimonta il pendio uscendo improvvisamente in
vista del rifugio Comici a m 2.153 (ore 1.30; 5.00). Si prosegue
ora (sentiero n. 526/528) su bella ampia traccia attraverso prati
e pascoli, si toccano bei boschi di pino cembro, ci si inoltra
con andamento sinuoso nella Città dei Sassi uscendone presso il
rifugio Passo Sella a m 2.180 (ore 1.00; 6.00). Coloro che sono
saliti in funivia da Ciampedel possono riguadagnare l'impianto
in circa 1 ora risalendo al Col Rodela per la strada sterrata
che si stacca dalla provinciale circa 300 metri a monte del rifugio
Passo Sella.
CIAMPEDEL (Campitello) - Col Rodela - Rifugio
Sasso Piatto - Pas de Duron (Casa Alpina Sciliar del TCI) - (Rifugio
Alpe di Tires) - VAL DE DURON
Da Ciampedel (m 1.448) si sale in funivia al Col Rodela e, non
senza aver prima effettuato una piccola digressione alla cima
(m 2.484) per ammirare il magnifico panorama circolare, si scende
(sentiero n. 529) sul versante nord alla vicina Sela Rodela (m
2.318) (ore 0.15). Ci si avvia quindi sul sentiero n. 557/4 denominato
Friedrich-August-Weg dal re di Sassonia appassionato botanico.
Si cammina su comodo sentiero che presenta minimi dislivelli attraversando
le prative pendici del Sasso di Levante e del Sas Piat (Sasso
Piatto), dove si incontrano i rifugi Friedrich August (m 2.298)
e Pertini (m 2.300), per uscire sull'ampia sella erbosa del Jouf
de Fascia (Giogo di Fassa) presso il rifugio Sasso Piatto a m
2.301 (ore 2.00; 2.15). Qui si prosegue (sentiero n. 594/4) sui
ores de Fascia (cresta di Siusi) di nere rocce vulcaniche. Il
sentiero che presenta un andamento per lo più pianeggiante
corre all'inizio lungo la cresta e poi sul versante della Val
de Duron per mantenervisi fino al Passo omonimo (ore 1.00; 3.15).
Due selle lungo il percorso permettono di catturare superbi panorami
anche del versante opposto con l'Alpe di Siusi e le Odle in primo
piano. Dal Pas de Duron si può raggiungere in 10 minuti,
discendendo il versante di Siusi, la casa Alpina Sciliar oppure
proseguire a sinistra verso il rifugio Alpe di Tires a m 2.440
(ore 1.00) sulla strada sterrata, che sale su costantemente, ma
si fa ripida solamente nell'ultimo tratto, stretti fra la massiccia
parete del Molignon a sinistra e le aguzze guglie giallorossastre
dei Denti di Terrarossa a destra. Dal Pas de Duron si rientra
invece a Ciampedel scendendo a sinistra la carrareccia che si
snoda tranquilla attraverso gli ondulati pascoli dell'alta Val
de Duron e percorrendo il piatto fondovalle fino al rifugio Micheluzzi
a m 1.850 (ore 1.30; 4.45) con la successiva marcata discesa fino
a Ciampedel a m 1.448 (ore 0.45; 5.30).
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